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3 SEGRETI SUL “CIRCOLO VIZIOSO”: ANSIA, MAL DI TESTA E DOLORE CERVICALE

Soffri spesso di mal di testa, dolore al collo e ansia?

In svariate occasioni queste problematiche sono collegate.


Può capitare di sentirsi molto stressati, avere spesso dolore alla testa e al collo, fiato corto, sensazione di ansia e malessere generale.

In situazioni come queste dove molti sintomi coesistono contemporaneamente o si alternano durante l'anno appare difficile delineare un quadro generale e quindi capire come comportarsi per curare il nostro corpo.


Spesso non si capisce che visite o esami effettuare, magari il medico di base prescrive il solito esame generico del sangue e delle urine, che viene effettuato con successivo esito negativo, proponendo la forzata diagnosi: “è tutta colpa dello stress”, magari seguita da una terapia a base di ansiolitici.


Vediamo insieme cosa può comportare l'emergenza di una situazione simile e perché è così importante valutare da più fronti questa situazione.


1 - SENSAZIONE DI NODO ALLA GOLA E FAME D'ARIA? POTREBBE TRATTARSI DELLA TUA CERVICALE

Battito accelerato, sudorazione alterata, nodo alla gola, tensione alle spalle e al collo... possono essere tutti sintomi di una problematica a livello cervicale.

Oltre ad un'indagine del distretto cervicale è doveroso effettuare una visita completa per andare ad individuare le strutture che stanno interferendo negativamente con la funzionalità del tuo collo.


Ad esempio una problematica a livello di una cupola diaframmatica (zona alta addominale) ridurrà la capacità dei tuoi muscoli inspiratori principali, alterando così la tua respirazione che coinvolgerà maggiormente i muscoli accessori, come gli scaleni, posti ai lati del collo; questo comporterà una maggior rigidità del collo e una riduzione della mobilità cervicale.

Se la cervicale di partenza non è particolarmente performante, non riuscirà a compensare correttamente questo problema, causando una serie di sintomi accessori come mal di testa, difficoltà a deglutire, sensazione di nodo alla gola, ecc...


Sembra un concetto stupido, ma in realtà stiamo parlando di un gesto primario: la semplice respirazione, che viene svolta in maniera alterata migliaia di volte ogni giorno, se ci pensi bene compiere un gesto errato continuamente per giorni, settimane o mesi porterà sicuramente alla comparsa di un sintomo a carico della struttura che non sta “lavorando” correttamente.


2 - UN SINTOMO PORTA AD UN ALTRO SINTOMO, CHE PORTA AD UN'ALTRO CHE RIPORTERA' AL PRIMO

E' il cosiddetto “circolo vizioso dei sintomi”.

Spesso molti pazienti mi dicono “ma io fino all'anno scorso stavo benissimo, non avevo niente! E ora invece ho mille acciacchi”.

É una cosa normalissima, infatti il corpo inizialmente avrà provato a compensare in qualche modo dopo la comparsa del primo sintomo, caricando di lavoro extra le strutture limitrofe, che a lungo andare hanno ceduto, manifestando la comparsa di un altro sintomo, che oltre a crearne di nuovi aggrava i precedenti.


Basta pensare al classico mal di testa muscolo tensivo, che compare o si aggrava maggiormente dopo che il paziente ha già dolore al collo :

Rigidità cervicale -----> ridotta elasticità della muscolatura cervicale -----> aumento della tensione delle membrane del cranio -----> comparsa o aumento del mal di testa


Se alla base abbiamo anche una somatizzazione, il circolo si amplia ulteriormente:

Ansia emotiva o legata a un sintomo -----> respirazione alterata -----> aumento rigidità del diaframma addominale -----> lavoro eccessivo della muscolature cervicale per compensare -----> rigidità cervicale -----> ridotta elasticità della muscolatura cervicale -----> aumento della tensione delle membrane del cranio -----> comparsa o aumento del mal di testa


E si può continuare con esempi di questo tipo inserendo anche sintomi come vertigini, bruciore e gonfiore di stomaco, reflusso, insonnia, ecc...


Questo perché la base del cranio, il distretto cervicale e quello diaframmatico, hanno in comune dei passaggi anatomici di importanza cruciale per il nostro sistema nervoso parasimpatico ed ortosimpatico, quindi le situazioni precedentemente descritte diventano delle problematiche molto più complesse rispetto ad una più semplice storta alla caviglia o ad un dolore al pollice.


Essendo problematiche complesse portano alla comparsa di una serie di sintomi più importanti ed invalidanti: sono situazioni da valutare e analizzare molto attentamente da personale esperto ed è quindi tuo dovere rivolgerti ad uno specialista che sappia occuparsi con metodica precisione del tuo corpo, che sappia risalire alle cause principali dei tuoi sintomi ed accompagnarti verso un percorso terapeutico mirato per migliorare il più possibile il tuo livello di salute.

Pensaci: cosa c'è di più importante della salute?

3 - UNA GOCCIA AL GIORNO FA TRABOCCARE IL VASO

  • La sedentarietà: passare ore e ore nella stessa posizione o comunque svolgere pochissimi passi al giorno (meno di 7000) è deleterio per la nostra salute;

  • Problematiche a livello visivo o occlusale ignorate per anni: pensaci bene, se ogni giorno non vedi bene o non mastichi bene, i tuoi muscoli (perioculari o occlusali) dovranno fare un lavoro extra e chiedere aiuto alle strutture limitrofe; cosa succederà a lungo andare? Se hai letto bene l'articolo credo che tu sappia già la risposta;

  • Posizioni errate protratte nel tempo: dormire in posizioni non fisiologiche (come a pancia in giù con la testa in eccessiva rotazione), passare ore su un materasso troppo molle che asseconda eccessivamente le nostre già presenti problematiche posturali, rimanere affossati nel divano tutto il week end, o una postura lavorativa da smart working non adeguata al nostro corpo.

Questi ed altri atteggiamenti sono esempi di come, poco alla volta, svolgiamo azioni errate quotidianamente, protraiamo atteggiamenti dannosi per il nostro corpo e spesso trascuriamo avvisaglie di sintomi che compaiono come innocue leggerezze, ma che poi continuando con queste abitudini e soprattutto continuando a rinviare l'inizio di un percorso terapeutico, peggiorano nel tempo.


Come sempre il mio consiglio è quello di fermarti un secondo, ascoltare il tuo corpo, sentire cosa ti sta dicendo, ricordati che un sintomo è un campanello di allarme che ti sta lanciando il corpo per comunicarti che qualcosa non sta funzionando bene, inoltre chiediti se sei soddisfatto/a del tuo stato di salute attuale e quanto saresti felice se potessi finalmente migliorarlo liberandoti di quei sintomi che ti affliggono ogni giorno da così tanto tempo.


Quando avrai deciso di risolvere i tuoi problemi, contattami per effettuare la tua prima visita completa, l'obiettivo primario sarà quello di andare ad individuare la causa dei tuoi problemi per poi impostare il tuo piano terapeutico personalizzato, composto da sedute di terapia e brevi sessioni di esercizi da svolgere a casa in totale autonomia.

Come ultimo incentivo, nel caso fossi ancora indeciso, ti lascio qui sotto i link dove troverai più di cento recensioni lasciate dai pazienti che ho avuto il piacere di aiutare e che sono stati così gentili da scrivere alcune righe su quanto siano migliorati grazie al percorso intrapreso insieme; la felicità dei pazienti è la mia più grande soddisfazione.


Dott. Bruno Cellina


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