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DOLORE CERVICALE, MAL DI STOMACO E TACHICARDIE: SPESSO LA CAUSA E' UNA SOLA

Ti è mai capitato di attraversare un periodo della tua vita legato alla comparsa di questo fastidioso “pacchetto di sintomi”? Nello specifico parliamo di:

  • dolore o rigidità nella zona del collo o alla base della nuca


  • gonfiore di stomaco e nausea anche dopo piccoli pasti


  • tachicardie improvvise e inspiegabili, soprattutto a riposo



In questo brevissimo articolo ti spiegherò una delle possibili cause che accomuna questi sintomi e quali soluzioni potrai adottare per migliorare la tua situazione.

Devi sapere che sotto il cervello abbiamo una struttura fondamentale per la nostra esistenza chiamata tronco encefalico, da questa porzione di sistema nervoso emergono 12 paia di nervi cranici, ognuno con un determinato percorso anatomico e specifiche funzioni.

Il nervo che ci interessa quando parliamo dei sintomi sopraelencati è il decimo: il nervo vago.

Quando parliamo di nervo vago ci riferiamo probabilmente al più esteso e complesso dei nervi cranici, in quanto, oltre ad avere un lunghissimo decorso (partendo da dentro la scatola cranica arriva fino al nostro intestino), svolge una moltitudine di compiti ben differenti tra loro.

Esso infatti è un nervo misto, con innervazioni:

  • sensitive

  • motorie

  • viscerali

  • somato branchiali

Per capire quanto sia lungo il decorso di questo nervo ci basta pensare a tutte le aree del corpo che arriva a raggiungere:

  • condotto uditivo esterno

  • faringe

  • laringe

  • trachea

  • bronchi

  • polmoni

  • cuore

  • esofago

  • stomaco

  • milza

  • pancreas

  • stomaco

  • intestino


QUALI SONO LE CAUSE CHE POSSONO INFLUIRE SU QUESTO COMPLESSO SISTEMA?

Alcune situazioni protratte per molto tempo possono andare a interferire negativamente su questo fine circuito, rendendo il nervo vago “troppo sensibile” e farlo così “scaricare” in maniera anomala durante il suo percorso.

Le cause più comuni sono:

  • accumulo eccessivo di stress (fisico ed emotivo)

  • problematiche legate alle vertebre cervicali o alla muscolatura del collo

  • alimentazione non idonea, in termini di disequilibrio tra i macronutrienti, carenze di micronutrienti o assunzione di alimenti infiammatori

In studio visito molto spesso pazienti che soffrono in concomitanza di dolore cervicale, mal di testa e problemi di stomaco, oltre al fatto che ormai, insieme al mal di schiena, il dolore cervicale è il sintomo più diffuso.

I tre sintomi sono legati al nervo vago ed al tronco encefalico che ricevono influenze dalle prime tre vertebre cervicali e da due muscoli dello stresso distretto: trapezio e sternocleidomastoideo.

Se il secondo può essere decisamente meno famoso, parlando invece del primo, quante volte hai detto o sentito dire: “ho il trapezio contratto”? Io spessissimo.

Ho cercato di semplificare il più possibile questo complesso aspetto di neurofisiologia (che in realtà è molto, ma molto più complesso).

RIMEDI:

Ora quindi quali sono le soluzioni per migliorare questo diffuso quadro di sintomi?

L'approccio è come sempre multifattoriale, tutto dovrebbe partire con una visita, svolta da uno specialista che tramite anamnesi e test palpatori sia in grado di individuare le cause principali del tuo caso specifico e determinare in che percentuale vadano ad incidere su ogni singolo sintomo.

Una volta “dato un peso” ad ogni problematica individuata si agirà su tutti gli aspetti che possono migliorare l'attività del nervo vago:


  • trattamenti osteopatici mirati a livello cervicale, toracico e addominale

  • inserimento di un programma di attività fisica personalizzata

  • bilanciamento degli alimenti nella dieta e ridistribuzione del cibo nell'arco delle 24 ore

  • valutazione dell'inserimento di integratori in base alle carenze evidenziate

  • rimozione degli alimenti che stimolano l'infiammazione

  • esercizi di mobilità e allungamento del tratto cervicale

  • esercizi di mobilità e respirazione specifici per il muscolo diaframma

  • reimpostazione del ritmo sonno veglia



Come avrai notato il discorso è abbastanza complesso, la soluzione non è immediata o intuitiva, quindi come sempre il mio consiglio è di rivolgersi ad uno, o più, specialisti per intraprendere un percorso a 360° in grado di portarti al graduale miglioramento e successiva risoluzione dei tuoi sintomi.

Rileggi tutto l'articolo una seconda volta per memorizzare bene queste preziose informazioni e scrivimi per eventuali dubbi o chiarimenti!


Dott. Bruno Cellina


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